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lunedì 21 agosto 2017

La Storia Degli Stone Temple Pilots e Di Weiland: Droga, Arresti ed Overdose Fatale

Scott Weiland nasce nel 1967 in California, poi si trasferisce in Ohio dopo la separazione dei suoi genitori.
A 12 anni uno studente abusa di lui e questo lo segna indiscutibilmente.
Poco dopo finisce in riabilitazione perchè patrigno e matrigna trovano della droga in camera sua.
All’età di 15 anni incontra i fratelli Robert e Dean DeLeo, con i quali (assieme al batterista Eric Kretz) registra un demo chiamato “Mighty Joe Young”.
Successivamente il gruppo sceglierà come nome quello di Shirley Temple’s Pussy, fino all’approdo presso l’Atlantic Records nel 1989 dove, a San Diego, nascono ufficialmente gli Stone Temple Pilots.
Il successo della band durante gli anni 90 ha dell’incredibile, tanto da vedere Weiland e soci accostati a mostri sacri del Grunge come Pearl Jam, Alice In Chains, Soundgarden e Nirvana.
Raggiungono il successo con il loro primo album "Core" nel 1992, che includeva le hit Sex Type Thing, Wicked Garden, Creep e Plush.
Plush e Creep diventano brani famosissimi, “Purple” del 1994 è l’album che li porta direttamente al top della classifica Billboard 200 (dove restano per ben tre settimane) grazie ad una produzione meno ruvida ed amatoriale.
Il disco è spinto dalle hit Vasoline, Interstate Love Song, Still Remains e il Blues Rock di Big Empty.
La forma canzone "verse-chorus-verse" prende piede e quindi la band si apre alle masse (non a caso, complessivamente, il disco venderà oltre 8 milioni di copie).
Ma i problemi legali e quelli legati alla droga da parte di Weiland cominciano presto a creare problemi all’interno del gruppo.


PROBLEMI DI DROGA, RIABILITAZIONI ED ARRESTI
Weiland come detto iniziò ad abusare di alcool e droga sin da giovanissimo, fino a compiere di lì a poco il primo decisivo passo verso le droghe sintetiche.
Quello con la cocaina, ad esempio, è stato un incontro descritto dallo stesso Weiland come una vera e propria “esperienza sessuale”.
A quel punto il baratro era solo una questione di tempo: con i primi successi ottenuti durante la breve ma intensa epoca Grunge, piovono anche i primi arresti e condanne per acquisto e consumo di crack, cocaina ed eroina (la prima volta nel 1995).
Il disco "Tiny Music...Songs from The Vatican Gift Shop", pubblicato nell'aprile del 1996, è funestato dai problemi di tossicodipendenza di Weiland.
Lady Picture Show è un'ottima ballad, del Grunge c'è poca traccia nelle pur buone Adhesive e And I So Know ma in generale in tutto il disco.
La critica è spezzata in due.
L'abuso di eroina da parte di Weiland impedì inoltre la promozione adeguata dell'album e soprattutto il regolare svolgimento del tour, dato che in quell'anno fu obbligato a seguire un programma di disintossicazione per almeno sei mesi dal giudice di Pasadena, in seguito all'arresto avvenuto l'anno precedente.
Molte date saltano, i fans sono inferociti, sulla band piovono critiche senza fine.
Dopo cinque mesi passati in un centro di riabilitazione, le accuse di possesso di eroina e cocaina passano nell'ottobre del 1996.
La sua permanenza in questo centro servì a poco, perché nel gennaio del 1997 dovette far ricorso a un altro periodo di riabilitazione in un altro centro.
Questo fece sì che il tour che era stato programmato per i mesi successivi venisse annullato, anche perchè durante il tour di supporto agli Aerosmith, Weiland viene nuovamente beccato in possesso di sostanze stupefacenti e sbattuto in carcere.
Si cominciano a diffondere voci secondo le quali Weiland sarebbe stato estromesso dalla band.


NUOVO MILLENNIO: DIVORZI FAMILIARI E LO SCIOGLIMENTO DELLA BAND
Nonostante l'uscita del nuovo disco della band, ovvero No.4 (che ottiene un buon successo grazie a No Way Out, Down, I Got You, MC5 e Sour Girl), per Weiland la vita continua ad andare a rotoli.
Tra un problema di droga e l'altro (prima dell'uscita di No.4 stava scontando nove mesi di carcere quindi compose i suoi testi da lì), fallisce anche il primo matrimonio (quello con Janina Castaneda, dal 1994 al 2000), scoppia il caso di violenza domestica nel 2001 nei confronti della seconda moglie Mary Forsberg (una relazione che si chiude con il divorzio nel 2008).
La droga in tutto questo resta un filo conduttore indistruttibile oltre che una costante irrinunciabile, e le promesse di redenzione ad ogni uscita di galera o centro di riabilitazione ben presto perdono di credibilità.
Weiland inoltre soffriva anche di un forte disturbo bipolare (mai trattato), dove l’ingerenza di forti crisi depressive o maniacali lo induceva inevitabilmente alla ricerca del sollievo migliore.
C'è il tempo di pubblicare anche il disastroso e mai capito dai fans Shangri-La Dee Da.
Il gruppo ormai giunto al capolinea si scioglie nel 2002.


VELVET REVOLVER E GLI INCIDENTI AUTOMOBILISTICI
Con il supergruppo chiamato Velvet Revolver avviene la rinascita o almeno così sembra: nel 2003 Slash, Duff McKagan e Matt Sorum (tutti ex Guns N'Roses) lo scelgono come cantante del loro progetto Hard Rock e insieme producono due album (Contaband del 2004 e Libertad del 2007), riscontrando un grande successo di pubblico consacrato dal conseguimento di un Grammy Award come “Best Hard Rock Performance with Vocal”.
per guida sotto effetto di alcolici e stupefacenti.
Ad ottobre 2003, tanto per cambiare, Weiland viene nuovamente arrestato mentre si trovava alla guida della sua BMW, perse il controllo della vettura, urtando diverse auto parcheggiate.
Dopo un tentativo di fuga, Scott venne catturato dalle forze dell’ordine e condotto in prigione (sia per fuga che per guida sotto l'effetto di alcool e stupefacenti), dopo il pagamento di una cauzione di 15.000 dollari.
Prima di questo arresto, Weiland aveva completato una serie di test anti-droga ed aveva ottenuto dal giudice Colette Serio la concessione della libertà vigilata.
Parlando di musica invece, il singolo Slither è un buon successo ma se esiste un solo brano in tutta la vasta produzione musicale di Scott Weiland in grado di descrivere perfettamente il suo tormento e la necessità di compensare questo stato d’animo con l’abuso di sostanze stupefacenti, quello è sicuramente “Fall To Pieces”, registrato con i Velvet Revolver dopo l’ennesimo arresto per possesso di droga.
Slash: "Le cose sembravano andare per il meglio finché Scott non fu arrestato nel parcheggio di Lavish, una sera. Lo presero mentre era seduto in macchina con una tipa e avevano la roba. 
Lui era già in libertà vigilata, e si trattava della sua ultima possibilità prima dell’arresto. 
Quella fu una vera svolta per Scott: quando venne rilasciato non tornò a casa, ma nel suo studio. 
Cercò un pezzo che gli avevamo dato tempo prima. 
Scrisse i testi per quello che divenne ‘Fall To Pieces’. 
Scott mise tutto se stesso in quella canzone: è un onesto ritratto di dove si trovava e cosa stava passando in quel momento"

Weiland in un'intervista a Rolling Stones del 2004: "Sono stufo di parlare di eroina e cocaina. Sono stufo di parlare di come ci si sente nei sedili posteriori di una macchina della polizia.
Un sacco di artisti che sono dipendenti dalle droghe hanno questa paura di non essere in grado di scrivere se non fanno uso di droghe.
Ho un disturbo bipolare e ho un sacco di sbalzi d’umore già di mio ho a che fare con queste cose quotidianamente, in ogni caso. Per quanto riguarda la esibizioni, stare su un palco quando sei fatto non è una bella cosa. Ma l’eroina è probabilmente la cosa peggiore per la voce ti asciuga la gola. Ogni volta che mi facevo in tour, perdevo la voce per due settimane"

Anche questa esperienza con i Velvet Revolver dura poco però infatti nel 2007, a seguito della morte del fratello Michael, Weiland decide di lasciare la band per dedicarsi a suoi progetti solisti.
In realtà, anche qui, pare ci siano stati dietro problemi di droga per la sua estromissione dalla band.
A novembre dello stesso anno, un po' come nel 2003, Weiland provoca un incidente a Los Angeles ed anche qui viene arrestato per guida sotto l'effetto di stupefacenti.
E' rilasciato dopo una cauzione di 40mila dollari.


LA REUNION DEGLI STONE TEMPLE PILOTS E LA CACCIATA DI WEILAND
Ad inizio 2009 Weiland rivelò che un nuovo album degli Stone Temple Pilots sarebbe arrivato nei primi mesi del 2010, in quanto la band stava pubblicando segretamente nuovo materiale (anche se in modo separato).
Tuttavia, il frontman non ascoltò nulla del nuovo materiale, e pertanto non seppe indicare la direzione musicale che l'album avrebbe intrapreso.
Nel 2010 esce l'omonimo chiamato appunto Stone Temple Pilots.
Non si tratta di un disco epocale ma è diverso da quanto fatto in carriera dalla band, avendo influenze anche Beatles degli anni 60.
Visto però che i problemi di Weiland non accennano a diminuire, il 27 febbraio 2013, gli Stone Temple Pilots annunciarono il licenziamento dello stesso.
Viene ingaggiato Chester Bennington dei Linkin Park.
In seguito ad alcune battaglie giudiziarie riguardo all'utilizzo del nome del gruppo che hanno coinvolto Weiland e gli altri tre componenti della formazione originaria, questi ultimi hanno optato la denominazione Stone Temple Pilots with Chester Bennington.
Circa 2 anni dopo, i fratelli DeLeo e Kretz vinsero la disputa giudiziaria sull'utilizzo del nome del gruppo ai danni di Weiland, eliminando di conseguenza la dicitura "with Chester Bennington".
Poco dopo però Bennington lascia il gruppo.


IL PROGETTO SOLISTA E L'OVERDOSE FATALE
Restato ormai in mezzo alla strada, Weiland tentò di ritornare coi i Velvet Revolver ma venne rifiutato dalla band.
Iniziò allora una ricca ma non sempre prosperosa carriera solista, fatta di album di cover, dischi natalizi in chiave swing e concerti sui circuiti minori.
E quando ormai pareva essersi rassegnato alla carriera da reduce, ai piccoli palchi in provincia e alle platee di fan duri a morire, ecco arrivare i Wildabouts, un nuovo progetto, dove non ci sono conflitti di ego a complicare le cose, essendo lui, già dalla ragione sociale: "Scott Weiland And The Wildabouts" a condurre le danze.
La ruota ricomincia a girare, ma il 2015 è un anno terribile e soprattutto quello definitivo: prima la morte del chitarrista Jeremy Brown, poi la cancellazione del tour europeo.
Viene anche chiamato dagli Art Of Anarchy, supergruppo assemblato da Ron "Bumblefoot" Thal e dai fratelli Jon e Vince Votta, ma anche lì riesce subito a litigare, prendendo le distanze dal progetto al quale aveva prestato la voce per dei lavori in studio.

Weiland: "Una volta avevamo budget per il marketing di un paio di milioni di dollari, ora abbiamo 75.000 dollari. Devi passare un sacco di tempo in tour per compensare la perdita di guadagno dalla mancata vendita dei dischi. A me non piace più come quando avevo venti anni. Sono felicemente sposato e mi pesa non vedere i miei figli. Mia moglie mi viene a trovare in tour per una settimana o due alla volta. Questo è un lungo tour di nove settimane, mi manca molto"
Tre settimane dopo quest'intervista, Weiland viene trovato morto.
Il cantante è stato trovato morto il 3 di dicembre 2015 sul tour bus della sua band Scott Weiland & The Wildabouts, aveva 48 anni.
Weiland è morto a causa di un’overdose di cocaina, etanolo (alcool) e metilendiossiamfetamina (MDA).
Il centro Hennepin County Medical Examiner di Minneapolis, vicino al luogo in cui l’ex frontman degli Stone Temple Pilots e dei Velvet Revolver è morto, ha confermato dopo qualche giorno la notizia.
Il centro medico ha anche notato una malattia cardiovascolare aterosclerotica, asma e dipendenza da sostanze multiple.
Nella cuccetta in cui Weiland è stato trovato morto sarebbe stata rinvenuta una piccola quantità di cocaina.
La stessa sostanza sarebbe stata trovata anche negli spazi occupati dal bassista della band, Tommy Black.
In conseguenza di questo ritrovamento, Black è stato arrestato per possesso di sostanze stupefacenti.

Stone Temple Pilots: "Caro Scott, lasciaci iniziare ringraziandoti per aver condiviso la tua vita con noi. Insieme abbiamo creato una eredità musicale che ha dato a tantissime persone sia felicità che bei ricordi.  I nostri ricordi sono tanti, e molto profondi.
Noi sappiamo che nei momenti buoni e in quelli cattivi, tu hai sempre lottato, ancora e ancora. E' ciò che ti ha reso quel che eri.
Le parole non possono esprimere quanto eri dotato, Scott. 
Parte di quel tuo dono era anche parte della tua maledizione.
Con grande tristezza per te e per la tua famiglia, ci spiace molto vederti andare.
Con tutto il nostro amore e rispetto,
ci mancherai, fratello"

Velvet Revolver: "Siamo profondamente rattristati nel venire a sapere della scomparsa del nostro vecchio amico e compagno di band, Scott Weiland. 
Abbiamo condiviso un bel pezzo di vita con Scott, e anche nei suoi momenti più oscuri, facevamo tutti il tifo per lui e gli volevamo bene. La sua arte vivrà per sempre, di questo non c'è dubbio.
Le più profonde condoglianze, velate di tristezza, vanno ai suoi figli, Noah e Lucy.
Abbiamo tutti girato il mondo insieme stando in tour la band, le mogli, i figli...siamo diventati una grossa famiglia che dura ancora oggi. Ciò che è successo è triste e brutale, da ogni punto di vista.
Riposa in Pace, Scott"

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