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domenica 7 maggio 2017

Le Copertine Più Censurate Della Musica Rock e Metal

Nella storia del Rock e del Metal, sono innumerevoli le copertine censurate per via di riferimenti espliciti a guerra, sesso, alcool, per non parlare delle accuse di messaggi subliminali e riferimenti satanici.
Senza scordarci di offese a una determinata religione ed immagini splatter/gore/violente.
Ci sono state poi copertine censurate per strani scherzi del destino, essendo uscite contemporaneamente durante eventi tragici (tipo l'attentato alle torri gemelli del 2001) ed altre per strani motivi (figlie dell'epoca proibizionista, in cui sono uscite).
Impossibile fare un resoconto completo ma ci soffermeremo sulle più note.


THE BEATLES - YESTERDAY AND TODAY (1966)
In Yesterday And Today i 4 di Liverpool spiazzarono fan ed opinione pubblica con una delle cover più controverse di sempre.
Si tratta della “Butcher Cover”, nella quale John, Paul, George e Ringo (“Chi sono i quattro apostoli?” Chiedetelo alla svitata in abito da suora Deloris Van Cartier / Suor Maria Claretta) venivano immortalati con camici bianchi da macellai accompagnati da interiora varie e teste di bambole.
Nel 1966, questa copertina terrorizzò una buona parte di opinione pubblica.
Molti però trovarono anche molti collegamenti alla leggenda del “PID” (Paul Is Dead, caproni), come la presenza di una dentiera che simboleggiava i denti persi dal “primo” McCartney nell’incidente fatale o come l’ora segnata dall’orologio al polso del “Macca” che segnava l’ora esatta della presunta morte.
Il disco così pubblicato venne ritirato (sebbene qualche copia venduta all’asta anni dopo) e rimesso in commercio con una copertina diversa.


THE MAMAS AND THE PAPAS - IF YOU CAN BELIEVE YOUR EYES AND EARS (1966)
La copertina dell’album di debutto dei The Mamas And The Papas (If You Can Believe Your EyesAand Ears) venne censurata perchè i quattro membri della band erano stipati in una vasca da bagno (con Michelle Philips sdraiata sugli altri tre). 
Ma il vero motivo è che venne scattata in un bagno, la foto infatti includeva un water, grande tabù per l’epoca. 
Il water fu prima coperto con una scritta e poi cancellato completamente.


ROLLING STONES - BEGGARS BANQUET (1968)
I bagni, tabù nel 1966, lo sono rimasti anche negli anni successivi. 
Tant'è vero che l’etichetta degli Stones rifiutò l’immagine del muro di un bagno pieno di graffiti (foto scattata in una concessionaria Porsche di Los Angeles) di Beggars Banquet e la rimpiazzò con un'anonima copertina bianca con scritte in corsivo a ricordare un invito formale. 
L’album fu rimandato per mesi e la cover originale “venne a galla” solo negli anni ’80.


THE JIMI HENDRIX EXPERIENCE - ELECTRIC LADYLAND (1968)
Sulla copertina della versione inglese di Electric Ladyland erano raffigurate una ventina di ragazze mezze nude.
In seguito venne sostituita con la classica foto rosso/gialla ritraente Hendrix.


JOHN LENNON & JOKO ONO - TWO VIRGINS (1968)
Nell'esplicito Two Virgins, John e Yoko ritrassero sè stessi con un autoscatto, ed usarono l'appartamento di Ringo Starr per le foto. 
Molte copie dell'album furono confiscate (30.000 solo in New Jersey ) e molti negozi incominciarono a vendere il disco in una busta di cartone marrone.
Il vinile versione "mono" è valutato £3.000 ma all'asta la valutazione sale di molto.


FRANK ZAPPA - WE'RE ONLY IN IT FOR THE MONEY (1968)
Il design della copertina di We're Only In It For The Money, ideato da Cal Schenkel, era un'evidente parodia della copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles, uscito l'anno precedente. 
Frank Zappa telefonò addirittura a Paul McCartney per chiedergli il permesso di usare l'immagine, il quale gli rispose di rivolgersi all'ufficio gestioni manageriali dei Beatles. 
Pur tuttavia la casa discografica, per paura di avere problemi legali relativi al copyright, pretese che la foto venisse inserita solo all'interno del disco.


BLIND FAITH - BLIND FAITH (1969)
Il supergruppo di Eric Clapton-Steve Winwood non ha avuto un nome fino a quando non ha dovuto scegliere la cover per il loro album: Blind Faith.
La foto scattata da Bob Seidemann ovvero una ragazza di 11 anni senza maglietta,  un ritratto giocato sul contrasto tra la sua innocenza e il giocattolo tecnologico nelle sue mani. 
Secondo la modella Mariora Goschen le fu promesso un cavallo per posare per la copertina e che invece dovette accontentarsi di 40 sterline. 
Negli Stati Uniti, l’immagine di un’adolescente in topless provocò indignazione e la casa discografica ne dovette fare una versione con una foto della band.


ALICE COOPER - LOVE IT TO DEATH (1971)
Il dito di Alice Cooper che sbucava dai pantaloni della copertina di Love It To Death fu considerato "fallico" quindi osceno: venne censurato.
Era un braccio ma poteva essere scambiato per il membro maschile: venne censurato tutto il braccio.


LED ZEPPELIN - HOUSES OF THE HOLY (1973)
Quella di Houses Of The Holy, da alcuni, viene considerata una delle copertine più belle di sempre, tuttavia venne censurata in alcune versioni (con le nudità delle bambine nascoste).


DAVID BOWIE - DIAMOND DOGS (1974)
L'immagine presente su Diamond Dogs mostra un ritratto di David Bowie (in versione mezzo-cane) realizzato da Guy Peellaert.
Nella versione completa si vedevano chiaramente i genitali della "creatura": per evitare problemi, il dipinto fu corretto ad aerografo per la copertina dell'album.
Questo disco con la cover originale vale più di 1.000 dollari.


ROXY MUSIC - COUNTRY LIFE (1974)
Country Life, mostrava due ragazze semi nude in primo piano stagliate su una vegetazione quasi ricostruita. 
Volutamente provocatoria e ambigua, sembra essere una versione meno chic delle copertine patinate dell’omonima rivista Country Life di cui il cantante e tastierista Bryan Ferry era avido lettore. 
Passata sotto le forbici della censura che eliminarono del tutto le due girls provocanti.


UFO - FORCE IT (1975)
Per il loro quarto album Force It, gli UFO scelgono una copertina forte e assolutamente geniale. 
Si vede un bagno, con rubinetti e tubature come se piovesse, e una vasca, al cui interno vi sono due persone intente a fare l’amore. 
Per anni si sono fatte ipotesi sul sesso dei due, che poi si sono dimostrati essere un uomo e una donna realmente impegnati nella vita quotidiana. 
Come facilmente immaginabile, la copertina finì vittima della censura. 
A sparire fu la coppia di fuoco, lasciando spazio all’asettico bagno che, francamente, restituisce ben poco del sex appeal della versione originale.


PINK FLOYD - WISH YOU WERE HERE (1975)
Realizzata da Storm Thorgerson, la copertina di Wish You Were Here fu ritirata da molti negozi perché considerata "violenta".
Alla base di ciò la presenza di un uomo d'affari che prende fuoco.


SCORPIONS - VIRGIN KILLER (1976) & LOVEDRIVE (1979)
Virgin Killer rappresentava una ragazzina nuda le cui parti intime venivano nascoste solo da una ipotetica crepa in uno specchio, mentre a Lovedrive si contestava il seno nudo della donna in copertina.
Entrambe le copertine vengono comunque rimpiazzate e si può tornare a parlare serenamente di musica.
La ragazzina di Virgin Killer viene sostituita da una normalissima foto della band in quegli anni, mentre su Lovedrive viene riportato uno scorpione.


LYNYRD SKYNYRD - STREET SURVIVORS (1977)
Il quinto album degli Lynyrd Skynyrd venne pubblicato il 17 ottobre 1977; tre giorni dopo l’aeroplano della band si schiantò in Mississippi. 
Morirono 3 membri tra cui il leader RonnieVan Zant. 
La cover, per uno strano scherzo del destino, ritraeva la band con alle spalle delle fiamme: diventò di cattivo gusto. 
I superstiti non cambiarono il titolo Street Survivors (anch’esso problematico, in effetti), ma misero un semplice sfondo nero al posto della foto.


QUEEN - FAT BOTTOMED GIRLS/BYCICLE RACE, 1978
Dopo aver girato un video con decine di cicliste nude, i Queen furono costretti a censurare la copertina del doppio lato Fat Bottomed Girls/Bycicle Race che vedeva in primo piano il fondoschiena di una ragazza castana adagiato sul sellino. 
Era la vincitrice della corsa. 
La scelta fece scalpore e le edizioni successive uscirono con un paio di slip rossi a coprire le terga. 


FUNKADELIC - THE ELECTRIC SPANKING OF WAR BABIES (1981)
La Warner non volle far uscire The Electric Spanking Of War Babies dei Funkadelic come doppio disco.
L’etichetta non apprezzava la cover di Pedro Bell, che rappresentava una donna nuda all’interno di una navicella spaziale fallica. 
Tutto fu quindi coperto da una grande macchia verde e il messaggio “Oh Guarda! La cover che “LORO” erano troppo SPAVENTATI per stampare!”.


ROGER WATERS - THE PROS AND CONS OF HITCH HIKING (1984)
La copertina di The Pros And Cons Of Hitch Hiking di Roger Waters (Pink Floyd), ritraeva una fotografia nuda dell'attrice e modella Linzi Drew.
Questa foto, neanche a dirlo, creò molte polemiche: in alcuni stati comunque, il disco fu pubblicato con l'immagine censurata.


BLACK FLAG - FAMILY MAN (1984)
Sebbene il carattere fumettistico dell artwork Family Man alleggerisca la scena, ci sarebbe da capire come e perchè è venuto in testa a una band statunitense come i Black Flag di rappresentare in copertina un uomo con la sua famiglia mezzo macellata di fronte, che si punta una pistola alla tempia...tra l'altro nel giorno dell’assassinio di John F. Kennedy.
Ad alcuni in seguito è venuto il sospetto che il disegno rappresentasse qualche fantasia malata del chitarrista, Greg Ginn, dopo le  accuse che pesavano su di lui, riguardo presunti abusi sui figli della ex-moglie.


DEAD KENNEDYS - FRANKENCHRIST (1985)
Frankenchrist è il terzo album della Punk band Americana. 
Qui non si tratta della copertina ma fu il poster contenuto all'interno della copertina del disco ad essere oggetto di censura. 
Il dipinto di H. R. Giger Landscape o Penis Landscape è un serie in fila di genitali maschili e femminili. Non poteva passare inosservato e la Alternative Tentacles, casa produttrice dello stesso gruppo che rischio il fallimento a seguito del fatto, fu salvata dai fans. 
I componenti del gruppo vennero condannati a 14 mesi di carcere (evitati con la condizionale) e al pagamento di 2.000 dollari di multa. 
Nonostante la versione censurata non contenesse più alcuna immagine oscena, l'album venne tolto da molti negozi. 


BON JOVI - SLIPPERY WHEN WET (1986)
La copertina dell'album Slippery When Wet finì subito sotto gli occhi dei riflettori.
Le numerose frequentazioni di uno strip club di Vancouver durante il periodo di registrazione dell'album (il Number 5 Orange) dove le ragazze (oltre a spogliarsi) giocavano con acqua e sapone, avevano fatto balenare l'idea giusta per lanciare l'album alla grande.
Il titolo vuol dire "scivolose se bagnate".
La foto però non poteva sfuggire alla rigida censura americana e al terribile Parents Music Resource Center (capeggiato al tempo dalla moglie di Al Gore, Tipper Gore).
Ecco quindi che per evitare guai e cause lunghe e costose, il gruppo decise per una foto molto più tranquilla: una busta della spazzatura sul quale il cantante Bon Jovi scrisse con le sue mani la scritta Slippery When Wet.


GUNS 'N' ROSES – APPETITE FOR DESTRUCTION (1987)
Il 21 luglio 1987 esce Appetite For Destruction, che da subito fa scalpore non solo per la musica, ma anche per la copertina tratta da un quadro del pittore Robert Williams.
L’immagine raffigura un mostro volante che cerca di difendere una ragazza svenuta e mezza svestita da un robot dalle intenzioni piuttosto esplicite.
L’album viene immediatamente censurato e rimesso in commercio con una nuova copertina dove le teste le teste della band sono in versione teschi ed incastonate su una croce.


POISON - OPEN UP AND SAY...AHH! (1988)
La cover originale del secondo album dei Poison chiamato Open Up And Say...Ahh raffigurava una donna demone con la pelle rossa, capelli cotonati e lingua enorme. 
Era più “strano” che “sessualmente esplicito” o “satanico” ma la band, viste le pressioni, decise di cambiarlo coprendo la maggior parte dell’immagine e lasciando visibili praticamente solo gli occhi.


JANE'S ADDICTION - NOTHING'S SHOCKING (1988)
La copertina di Nothing's Shocking è la foto di una scultura realizzata dal cantante Perry Farrell: rappresenta due gemelle siamesi nude con le teste in fiamme su una sedia a dondolo. 
Molti negozi si rifiutarono di esporre e vendere il disco, e ci furono molte proteste delle associazioni cattoliche statunitensi.


CARCASS - REEK OF PUTREFACTION (1988) & SYMPHONIES OF SICKNESS (1989)
Inizialmente Reek Of Putrefaction era formato da un collage di atrocità prese da manuali di medicina legale e patologia.
Nell'interno, invece, c'era un curioso rifacimento della copertina esterna fatto però di brani di cronaca nera, con al centro la foto dei membri del gruppo.
Giudicata offensiva dalla censura inglese, questa prima copertina fu sostituita da una che ne riprendeva il concetto (collage di parti anatomiche), ma messa insieme con disegni presi da manuali di biologia.
Anche Symphonies Of Sickness venne pubblicato inizialmente con il tanto discusso artwork Gore che vedeva parti di cadaveri umani messi insieme ad uso collage.
La prima stampa su CD vide difatti una copertina alternativa identica a quella di Reek Of Putrefaction (ovvero un collage di disegni tratti da un manuale di anatomia umana), ma differente nell'uso dei colori.


JANE'S ADDICTION - RITUAL DE LO HABITUAL (1990)
Ritual De Lo Habitual rappresentava una fotografia di un diorama realizzato dal cantante Perry Farrell, che lo raffigurava impegnato nel ménage à trois di cui parla in Three Days. 
Ma la nudità, sia maschile che femminile, non era piaciuta ad alcuni rivenditori così la band aveva dovuto realizzare anche una copertina più semplice: bianca e ornata con il testo del Primo Emendamento.


HURRICANE - SLAVE TO THE THRILL (1990)
Gli Hurricane pubblicarono il loro terzo album intitolato Slave To The Thrill con una donna nuda stesa su una macchina per produrre il piacere. 
L'immagine verrà subito censura e la donna eliminata.


NIRVANA - NEVERMIND (1991)
Quella di Nevermind è una delle cover più famose di sempre (con Spencer Elden fotografato all'età di 4 mesi in una piscina di Pasadena, in California, dal fotografo Kirk Weddle) e fu censurata da alcune grandi catene di supermercati, che misero un adesivo giallo sui genitali del bambino.
A differenza di quasi tutti gli album presenti in questa lista, la copertina comunque non fu mai cambiata.


CANNIBAL CORPSE - BUTCHERED AT BIRTH (1991)
Fu difficile accettare un lavoro la cui copertina (Butchered At Birth) raffigurava un team di medici legali zombie impegnati a macellare una donna e prossimi a fare altrettanto su un bambino appena nato, mentre sullo sfondo un’altra serie di feti erano appesi come quarti di bue in una macelleria.
Decisamente troppo per molti Paesi, fra cui l’Italia, che obbligarono a una revisione dell’immagine.
Alla band venne vietato di suonare in Germania e in molti altri paesi.


MARDUK - FUCK ME JESUS (1991)
L'EP di Fuck Me Jesus rappresentava originariamente una ragazza che si solleticava le sue parti intime (o qualcos’altro?) con un crocifisso.
Uscito originariamente come demo nel 1991 e con una cover differente, l'EP fece scalpore alcuni anni più tardi, quando nel 1995 la Osmose lo ristampò con l’immagine incriminata.
Il disco fu ritirato dal mercato in ben sette paesi.


TYPE O'NEGATIVE - THE ORIGIN OF THE FECES (1992)
Prima che venisse censurata la copertina riprendeva il titolo del disco (The Origin Of The Feces), certamente la band di Brooklyn non fece grande fatica a pensare all’immagine da inserire.
Presero uno di loro, il cantante, e gli fotografarono lo sfintere, ritratto da vicino, in ogni particolare.
La censura impose di sostituirla.


NIRVANA - IN UTERO (1993)
Le catene di supermercati Wal-Mart e Kmart coprirono il feto dall'immagine di In Utero, cambiando anche il titolo della canzone "Rape Me" in "Waif Me".
Come per Nevermind non si trattò di una censura globale ma solo "locale".


BRUJERIA - MATANDO GUEROS (1993)
La band messicana è nota per un aspetto visuale decisamente crudo e per testi violenti e diretti, fortemente influenzati dall’ambiente violento e dedito al narcotraffico da cui proviene il gruppo.
Matando Güeros fa riferimento all’uccisione dei bianchi in Messico (güeros è un termine gergale ispanico per indicare le persone di pelle bianca) e l’artwork, dal deciso impatto visivo, mostrava una mano che reggeva una testa mozzata ad un primo stadio di putrefazione.
L’immagine di copertina, presa dalla rivista Alarma!, è stata censurata in molti paesi, ma non ha impedito ai Brujeria di fare di questa testa, ribattezzata Coco Loco, il grottesco simbolo della band.


PANTERA - FAR BEYOND DRIVEN (1994)
La copertina di Far Beyond Driven, originariamente, doveva ritrarre un trapano in atto di perforazione di un ano, ma a causa di problemi di censura fu cambiata nell'immagine che poi abbiamo conosciuto.
In Oceania il disco uscì in edizione limitata con un box-set contenente entrambe le copertine.


THE BLACK CROWES - AMORICA (1994)
Un altro album che non è passato indenne sotto i colpi della censura è stato il terzo lavoro in studio dei The Black Crowes, intitolato Amorica, uscito nel 1994.
La cover riprendeva un’immagine provocatoria utilizzata dalla rivista americana Hustler nel 1976, praticamente un close-up ravvicinato di uno slip a tema stelle e strisce con dei peli pubici in bella vista.
Tutto questo ha fatto si che l’album venisse bloccato e non distribuito nelle maggiori catene di dischi, fino alla sostituzione della copertina (un anonimo sfondo nero).


VAN HALEN - BALANCE (1995)
Due gemelli siamesi photoshoppati su un’altalena comparivano sulla cover originale di Balance
Questa copertina era semplicemente inquietante. 
Anche se siamo già nel 1995, per alcuni era così offensiva che in alcuni stati americani l’album uscì con un solo gemello.


DESECRATION - GORE AND PERVERSION (1995)
In ambito Brutal Death/Gore sono tantissime le band finite sotto l'occhio del ciclone, i gallesi Desecration vanno citati per forza di cose perchè per via della copertina di Gore And Perversion furono addirittura arrestati.
La società che stampò la copertina originale, dopo essere stata pagata, rimase talmente disgustata dalla cover che chiamò la polizia.
La polizia ritenne il materiale troppo osceno per essere pubblicato quindi fece irruzione nello studio di registrazione della band, lo sequestrò e lo distrusse.
I membri della band furono arrestati.


NOFX - HEAVY PETTING ZOO (1996)
Eating The Lamb è il vinile del disco Heavy Petting Zoo dei NOFX, diverso dalla copia in cd: in alcuni paesi il vinile fu ritirato e ne fu vietata la vendita.


AEROSMITH - NINE LIVES (1997)
Nine Lives degli Aerosmith è diventato anche uno dei dischi più controversi e criticati degli anni 90 per via di una copertina che offendeva la religione indiana.
La polemica nacque a causa dell’opera di Stefan Sagmeister, che raffigurava la divinità indiana Krishna con volto di gatto e corpo femminile.
Niente più divinità collegate al mondo indiano, ma una figura umanoide con faccia da gatto legata ad una ruota da lanciatore di coltelli.


SODOM - TIL DEATH DO US UNITE (1997)
Til Death Do Us Unite dei Sodom viene pubblicato nel 1997 e viene subito censurato.
La cover della band Thrash tedesca raffigurava un teschio in mezzo a due pance con dei seni tranquillamente in vista.


SLAYER - GOD HATES US ALL (2001)
God Hates Us All uscì l’11 settembre 2001, la copertina originale raffigurava una Bibbia trafitta dai chiodi e sanguinante.
Il retro copertina prosegue sulla stessa lunghezza d’onda e mostra alcune pagine della Bibbia bruciate, un ulteriore segno di spregio alla religione cattolica, a cui si fanno continui riferimenti anche nel corso dell’album.
All’immagine della Bibbia insanguinata ne viene quindi sovrapposta una decisamente più pulita, con quattro croci dorate.


DREAM THEATER - LIVE SCENES FROM NEW YORK (2001)
Live Scenes From New York per uno strano scherzo del destino venne pubblicato nel famigerato giorno dell’attacco alle Torri Gemelle (11 settembre 2001), l’immagine di copertina originale raffigurava lo skyline di New York in fiamme.
La casa discografica corse immediatamente ai ripari e sostituì l’immagine dello skyline e della Grande Mela in fiamme con il logo della band.


CRIPPLE BASTARDS - ALMOST HUMAN (2001)
Cripple Bastards ne hanno usate un bel po' di copertine terrificanti.
Almost Human è una raccolta di brani del gruppo uscito in Repubblica Ceca. 
La sua copertina è un fotogramma del film “Forced entry” e valse alla band pesantissime critiche e accuse di misoginia e sessismo, problemi coi quali la band aveva avuto già a che fare anche in passato a causa di diverse canzoni ritenute denigranti per le donne. 


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