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mercoledì 2 dicembre 2015

Il Chelsea Hotel e La Musica Rock: Omicidi, Suicidi ed Incendi

Il Chelsea Hotel venne costruito nel 1883 e utilizzato come hotel a partire dal 1905, a Manhattan (New York) è divenuto ben presto sinonimo di vita spericolata e bohemienne avendo dato riparo ad artisti come Bob Dylan, Jimi Hendrix, Pink Floyd, Canned Head, Janis Joplin, The Grateful Dead, Sex Pistols, Ramones, Iggy Pop, Phil Lynott, Jeff Beck, Patti Smith e molti altri.
Suicidi, omicidi, sparatorie, rapine, collassi, incendi, persone impazzite, punk rockers, personalità di ogni inimmaginabile orientamento sessuale, compositori, pittori, stanze ingombre di libri di occultismo e marijuana per trarre ispirazione o semplicemente per respirare.
Ma anche alligatori, iguane, leoni.
Un luogo sinistro, dove, varcata la porta d’entrata avverti subito la presenza di spiriti vagare in cerca di un contatto con il presente.
Erano presenti molti dipinti appesi alle pareti, comprese bizzarre installazioni presenti già nella Hall.
Altre, si narra, andarono distrutte a causa degli allagamenti nelle cantine.
Un vero e proprio museo che si distribuiva su 20 piani e 250 stanze.
Una ricca galleria di quadri che facevano rivivere la storia dell'arte, spesso occulta, ma non solo.
Davanti ad un antico camino in pietra scura, potevi sentire raccontare di Janis Joplin, morta nella camera del Landmark Hotel di Los Angeles.
Era presente anche il Guitars Chelsea Shop.
Negli anni ’60 gli artisti  potevano permettersi di pernottare senza spendere nulla o quasi.
20 dollari per una settimana.
Pochissimo ovviamente.
Con il passare del tempo, anni 90, i prezzi ovviamente lievitarono: non meno di 70 dollari a notte.
Ma era normale: c'era passata la storia del Rock, tra quelle camere.
Non si poteva comunque sostare per più di 24 giorni di fila.
L'hotel venne venduto nel 2011 per 80 milioni di dollari e, a tutti oggi, è in fase di ristrutturazione ma parliamo di un altro residence(a 5 stelle) non certo di quello popolato da tossici ed hipster come nei 60/70.


OMICIDI, INCENDI ED ALTRE STRANEZZE
“Qui tutti sembravano aver qualcosa da offrire e nessuno sembrava avere denaro” scrisse Patti Smith in "Just Kids".
Stravaganti barboni abitavano qui, tossici ma anche belle quanto tormentate donne.
Come Edie Sedgwick, che si dice diede fuoco alla camera mentre si "attaccava" ciglia finte a lume di candela in preda allo speed.
Su quelle scale la Smith incontrò Jimi Hendrix, in partenza per il live all’Isola di Wight:
”Sognava di radunare a Woodstock musicisti da tutto il mondo e di farli sedere in un campo, in cerchio, per farli poi suonare e risuonare...fino a creare un linguaggio astratto universale della musica nel suo nuovo studio”. Il linguaggio della pace”.
In particolare nel 1970 Patti Smith ci soggiornò in diverse occasioni.
Lì fece conoscenza con Sam Shepard, il batterista dei Holy Modal Rounders.
Il musicista si presentò con il nome fittizio di Slim Shadow.
I due iniziarono a frequentarsi e divennero preso una coppia.
Ci volle del tempo prima che Patti scoprì che il suo amante aveva un altro nome e che a casa aveva una moglie e un figlio appena nato.
Al terzo piano, alla stanza n.303 c’era invece un parrucchiere.
Il Chelsea non era un semplice Hotel, era una casa per molti e per altri linfa per la propria creatività.
Bob Dylan, qui ha scritto "Sad Eyed Lady Of The Lowlands" e "Sara".
Dylan divenne ospite fisso nel 1965 quando prese in affitto una stanza vicina a quella di Sara Lowndes, donna che avrebbe sposato segretamente.
Fu qui che scrisse anche “Blonde On Blonde”.
Si racconta dello stesso Dylan ubriaco ed esausto riverso a terra in un party, mentre Mick Jagger e Brian Jones continuano a fare festa insieme ad altri invitati.
Leonard Cohen riesce a portarsi a letto Janis Joplin fingendo di essere Kris Kristofferson.
E’ una notte della fine degli anni sessanta quella in cui Leonard Cohen dentro l’ascensore si rende conto di avere di fronte Janis Joplin: “Stai cercando qualcuno?”, le fa.
“Sì, cerco Kris Kristofferson”, risponde lei.
“Ma che fortuna, sono io”, le fa lui.
Quindi proprio qui Leonard Cohen e Janis Joplin, consumarono la loro breve storia di sesso e amore poi raccontata in "Chelsea Hotel No.2".
Nella seconda metà degli anni 70, il Chelsea ospitò Dee Dee Ramone, bassista dei Ramones alla ricerca di un luogo dove potersi disintossicare dall’eroina.
Inutile dire che il soggiorno non servì per sottrarsi dalla dipendenza ma fu comunque utile per scrivere il romanzo “Chelsea Horror Hotel”.
Nella stanza numero 100 Sid Vicious accoltellò Nancy Spungen.
Era esattamente il 12 ottobre del 1978 quando il Chelsea Hotel entra nella storia della cronaca nera del Rock: viene rinvenuto il corpo senza vita di Nancy Spungen, l’amante di Sid Vicius, bassista dei Sex Pistols.
Vicino al corpo, il coltello che Sid aveva appena acquistato.
Vicious viene trovato strafatto e in stato confusionale: neanche a dirlo viene subito arrestato.
Ma muore per overdose di eroina, prima che il processo emetta la sentenza definitiva.
Ci sono tante teorie a riguardo: come detto il posto all'epoca era frequentato sovente da spacciatori, inoltre pare che dalla stanza scomparvero 24mila dollari.


NON SOLO MUSICA
Spostandoci dal territorio musicale, per fare un esempio, qui Arthur Clark scrisse “2001: Odissea nello spazio”.
Stanley Kubrick ci soggiornò dal 1967 al 1974.
Fu nelle stanze dell’albergo che furono girate diverse scene di "Chelsea Girls", film epico diretto nel 1966 da Andy Warhol e Paul Morrissey.
Nella 205 è invece collassato Dylan Thomas, pochi giorni prima di morire nella 822.

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