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sabato 21 novembre 2015

La Storia Delle Radio Pirata Inglesi: Caroline, Essex e Sealand

Negli anni 60 il mondo inglese, ma non solo ovviamente, si mostra molto duro e restrittivo con la diffusione sempre più crescente di stazioni radio pirata che illegalmente diffondono nell’etere musica Rock.
A differenza degli Stati Uniti, dove non c'era alcun monopolio o concessione statale da violare, ma solo un problema di accesso a finanziamenti sufficienti, in Europa per trasmettere via radio, senza essere il gestore statale, bisognava violare la legge.
D'altra parte però la premessa per nuovo mercato c'era, tanta musica alternativa che esplodeva, sulla scia del successo planetario dei Beatles e dei Rolling Stones, tanta voglia da parte dei giovani di ascoltare musica al di fuori delle fasce orarie prestabilite e di sentirsi parte di un circuito diverso e alternativo a quello degli adulti.
Ma non solo, anche Jimi Hendrix, The Who, Kinks, Cat Stevens, Moody Blues, etc
Le radio “ufficiali”, quelle di Stato (in Inghilterra rappresentate in primis dalla BBC),  si limitano a trasmettere quasi soltanto musica leggera, lontana dai gusti e dal mondo dei giovani che non riesce ad accontentarsi delle melodie classiche dell'epoca.
Come detto la radiotrasmissione è rigidamente regolamentata e le frequenze vengono controllate.
La "Radio Luxembourg" attiva già dal 1933, è stata se non la prima, certo la più famosa e seguita radio privata europea.
Di proprietà di privati francesi, puntava al più interessante bacino di utenza del periodo tra le due guerre, quello rappresentato dalla Gran Bretagna.
Nominalmente trasmetteva per il piccolo stato del Lussemburgo, ma invece di una stazione in onde medie a bassa potenza utilizzava le onde medie e lunghe e trasmettitori di grande potenza, per coprire i territori inglesi, tedesco e francese.
Le più interessanti ed innovative erano ovviamente le trasmissioni musicali in inglese (che erano probabilmente irradiate solo in onde medie).
Il governo inglese e la BBC protestarono per la violazione dei patti bilaterali sulla radiofonia, ma le trasmissioni non cessarono e la radio rimase tra le più ascoltate fino allo scoppio della guerra, durante la quale le trasmissioni ovviamente cessarono.
Dopo la guerra ripresero negli anni '50 e Radio Luxembourg ebbe un forte ritorno con la esplosione delle radio pirata di cui parlerò a breve.


GLI ANNI 60 E LE RADIO PIRATA
Come detto l’unico modo per trasmettere al di fuori di questi schemi è aggirare le regole e cosi nel 1964 alcuni imprenditori inglesi(ed irlandesi) decidono di violare l’embargo e di far trasmettere da alcune navi: la “Caroline” e la “MV Mi Amigo” ancorate al di fuori delle acque territoriali inglesi.
La Domenica di Pasqua del 1964, dalla nave ancorata al largo delle coste irlandesi, cominciarono le trasmissioni.
Gli speaker (il primo si chiamava Simon Dee), sopraffatti dalla emozione, non se la sentirono di andare in diretta, e registrarono l'annuncio di inizio delle trasmissioni, che diceva semplicemente "This is Radio Caroline on 199, your all day music station", poi mandarono il primo pezzo, ovviamente un brano dei Rolling Stones.
Così nasce la radio pirata Radio Caroline, dal nome ispirato alla figlia del presidente statunitense John Kennedy assassinato a Dallas, che diventa baluardo da quel momento e per sempre di una musica libera ed indipendente.
Già nell'ottobre dello stesso anno 1964 Radio Caroline superava negli ascolti per fascia oraria la BBC, resisteva ai tentativi della stessa BBC e del governo inglese di fare tacere le trasmissioni, e faceva da apripista ad altre radio pirata..
Negli anni seguenti Radio Caroline acquistò una seconda motonave (MV Mi Amigo) che ancorò al largo delle coste dell'Essex, le stazioni diventarono quindi due: Radio Caroline North (l'originale) e la nuova Radio Caroline South, e coprivano ormai tutte le isole britanniche e anche la costa Nord occidentale dell'Europa.
Non mancarono comunque le avversità naturali: la motonave Mi Amigo venne disancorata durante una tempesta nell'inverno del 1966 e si infranse sulla costa.
L'equipaggio venne tratto in salvo ma le trasmissioni dovettero essere interrotte per qualche tempo, ma gli organizzatori riuscirono a noleggiare un'altra nave, la Cheeta II, utilizzata per trasmissioni radio in Scandinavia, e che era inattiva in quel periodo a causa delle condizioni atmosferiche avverse nel Mar Baltico.


LA RADIO ESSEX E LA PIATTAFORMA MILITARE CHE DIVENTA UNO STATO: SEALAND!
Un'altra radio pirata storica fu la Essex fondata da Roy Bates e che trasmetteva da un ex piattaforma militare creata durante la seconda guerra mondiale.
Roy, militare inglese nel 1965 decise di occupare Fort Rough, una fortezza Maunsell per utilizzarla come stazione radiofonica, nacque cosi Radio Essex , la radio mito.
Quando essa venne occupata definitivamente, Bates aveva già avuto problemi legali a causa della succitata stazione Radio Essex.
Egli dopo aver discusso con alcuni suoi amici sul come mantenere la sua radio attiva, decise di proclamare la piattaforma uno stato indipendente!
Nel 1968 Michael Bates (figlio di Roy) venne convocato in tribunale a causa di un incidente in cui alcuni colpi vennero sparati da una fregata della marina inglese nella vicinanze di Sealand.
Secondo le cronache dell'epoca gli occupanti del vascello intendevano espellere Bates dalla fortezza, mentre per altri stavano semplicemente tentando di riparare una vicina boa nautica.
Il 25 novembre 1968 la corte affermò che, poiché l'incidente era avvenuto al di fuori delle acque territoriali inglesi, non aveva alcuna giurisdizione sull'avvenuto.
Nel 1978, mentre Roy Bates era assente, diversi cittadini dei Paesi Bassi più Achenbach (un ex compagno dell'equipaggio) assalirono la piattaforma ed organizzarono la cattura di Michael, figlio di Bates, tenuto come ostaggio, prima di rilasciarlo diversi giorni dopo nei Paesi Bassi.
Bates padre arruolò dei mercenari e con un elicottero d'assalto riprese la fortezza.
Tenne quindi prigionieri gli invasori reclamandoli come prigionieri di guerra.
I cittadini dei Paesi Bassi partecipanti all'invasione furono rimpatriati alla cessazione della "guerra"; invece Achenbach, di cittadinanza tedesca, venne accusato di "tradimento contro Sealand" e imprigionato indefinitamente.
I governi dei Paesi Bassi e della Germania avanzarono una petizione al governo britannico per il suo rilascio, ma la Gran Bretagna disconobbe ogni responsabilità, citando la decisione della corte del 1968.
Nel 1974 venne diramata anche una costituzione.
A partire dagli anni 90 , per un certo periodo, Sealand produsse anche passaporti.
A causa della quantità massiccia di passaporti in circolazione (stimata in circa 150.000 unità), nel 1997 la famiglia Bates revocò tutti i passaporti di Sealand che aveva essa stessa emesso nei precedenti 30 anni.
A prescindere dal suo status giuridico, Sealand è gestito dalla famiglia Bates come se fosse un'entità sovrana riconosciuta e verrebbe trasmesso agli eredi di famiglia.
Roy Bates si è designato come "il principe Roy" e la sua vedova come "principessa Joan".
Il loro figlio è chiamato nella piattaforma "sua altezza reale il principe Michael" ed è stato indicato come il "Reggente" della famiglia Bates dal 1999.
In questo ruolo, egli sarebbe "Capo dello Stato e di Governo".
Alla morte di Bates padre (avvenuta nel 2012), Sealand è passata nelle mani del figlio Roy.


I PROBLEMI LEGALI: CHIUSURA E RINASCITA DI CAROLINE
Tornando alle Radio Pirata e in particolare a Radio Caroline, nel 1968 tutte le stazioni pirata situate nel mare del Nord vengono chiuse dal governo inglese con un’apposita legge, la  “Marines Broadcasting Offences  Act” e tutta la strumentazione radiofonica viene venduta all’asta.
Stessa sorte subiscono le due navi ospitanti Radio Caroline che nel 1972 vengono definitivamente smontate.
Ma  lo spirito di libertà e di proseguire nel progetto, rimane.
Investitori però non se ne trovano perchè la cosa rimane altamente illegale però dall’Olanda arrivano i fondi per riacquistare la nave “Mi Amigo” e far riprendere così l’attività di Radio Caroline.
Dopo giorni intensi di lavoro in cui la forza di un sogno unisce  tante persone, il 5 maggio 1972 il suono “pirata” di Radio Caroline riecheggia nuovamente nell’etere e per tutta la giornata viene trasmesso il brano “For All We Know” di Ray Conniff.
L'area del Mare del Nord era comunque ideale per la radiofonia pirata perché baricentrica rispetto ad una vasta area densamente popolata e ricca, che comprendeva Londra, Parigi, Amsterdam, Anversa, in un raggio di soli 200 Km ma anche perché le leggi olandesi erano le meno restrittive e perché il mercato della musica e della pubblicità in Olanda era assai ricco, e costituiva quindi una buona base.
Il viaggio musicale di Radio Caroline riprende alla grande e si allarga con più stazioni.
Dalle acque internazionali di fronte all’Olanda, da una nave dispersa nel mare, ogni giorno dj si alternano per parlare forse  l’unico linguaggio veramente universale, quello della musica, in grado di tenere unite migliaia di persone anche se chi trasmette è disperso nella acque di un mare lontano.
Il collegamento con l’esterno è dato dai microfoni e ma anche dalle lettere che i dj ricevono dai loro ascoltatori e che annullano ogni lontananza fisica.
Nel 1974, però, anche il governo olandese mette al bando le radio pirata cosi che Radio Caroline, Radio Atlantis, Radio London e Radio North Sea International che si trovano  in acque olandesi sono costrette a spostarsi davanti all’Inghilterra e gli effetti del  “Marines Broadcasting Offences  Act” non si fanno aspettare.
Molte persone che lavorano o collaborano con la Radio Caroline vengono perseguite a norma di legge.
Gli anni più duri sono però  il 1977 e 1978, sempre maggior repressione di ogni forma di pubblicità di Radio Caroline in terra inglese, ogni dj di quella radio viene formalmente processato e ogni articolo sulla  stazione radio è sottoposta a censura e denunciato.
Questa stretta intorno alla radio pirata rende la sopravvivenza della stessa sempre più difficile perché le risorse economiche scarseggiano.
Ai problemi economici sin uniscono anche problemi pratici, elettrici e di ancoraggio della nave che portano il 20 ottobre del 1980 all’affondamento della nave nelle acque davanti a Long Sand.
Ronan O’Rahilly, l’irlandese fondatore della stazione, trova altri fondi  e cosi viene acquistata la “Ross Reverenge”, gigante nave anti-ghiaccio che diventa nuovo baluardo della musica pirata di Radio Caroline.
La situazione dal punto di visto legale però è sempre più difficile, i tender utilizzati per portare i viveri a bordo della Ross Revenge sono sequestrati di continuo e i dj trovati a bordo arrestati.


NAVI PIRATA AFFONDATE
Il 18 agosto 1989 l’atto finale.
Il  governo inglese decide in pieno accordo con le autorità olandesi di utilizzare la forza per chiudere per sempre la stazione radio pirata più famosa del mondo.
La motivazione ufficiale è un’azione internazionale per interrompere le trasmissioni in onde corte perché di interferenza con il servizio radiofonico di assistenza ai naviganti.
Tutto l’equipaggio e i dj presenti sulla nave vengono arrestati e tutta l’apparecchiatura distrutta o smontata e portata via.
Il 1 novembre  del 1990, dopo alcuni altri tentativi di continuare a dare voce a Radio Caroline, le trasmissioni chiudono per sempre dinnanzi alle enormi difficoltà pratiche ed economiche.

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